Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana e del Consiglio Superiore della Magistratura Sergio Mattarella ufficiostampa@cosmag.it | Ill.mo Ministro della Giustizia Prof.ssa Marta Cartabia ufficio.stampa@giustizia.it |
Ill.mo Presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere Sen. Valente Valeria commissione.femminicidio@senato.it | Ill.mo Ministro della Salute On. Roberto Speranza segreteriaministro@sanita.it |
Ill.mo Presidente Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani Sen. Giorgio Fede giorgio.fede@senato.it | Ill.mo Presidente della Regione Lazio Dott. Nicola Zingaretti presidente@regione.lazio.it |
Per la ragazza disabile STUPRATA due volte
Stuprata da mani ignote, non tutelata da mani note,
“violentata” nuovamente da uno [s]tato con la esse minuscola
Nel 2019, Katia (nome di fantasia), una ragazza affetta da gravi disabilità mentali è stata picchiata e violentata all’interno di una comunità terapeutica della città metropolitana di Roma Capitale.
Non ci sono dubbi che sia stato commesso un reato; l’ospedale stesso ha fatto una denuncia. Infatti, sia la violenza sessuale sia le percosse sono stati chiaramente refertati.
La mamma e la sorella chiedono giustizia per Katia dal 2019, ma la vicenda è stata presa in carico solo ad aprile 2021.
Nel momento in cui sono partite le indagini, la comunità dove è stata picchiata e stuprata è stata chiusa. Non ci risulta tuttavia che queste persone abbiano smesso di “lavorare” sui disabili.
Può sembrare incredibile ma il procuratore, invece di cercare i responsabili di tale crudeltà, vorrebbe archiviare il caso.
Le persone responsabili devono essere individuate, affinché sia fatta giustizia E per impedire che altre vittime indifese possano fare la stessa fine.
La comunità in questione non era tenuta da fantasmi. Il gestore della comunità è un noto giornalista televisivo. In occasione di un suo licenziamento era stata fatta persino un’interrogazione politica.
La famiglia, seppur dignitosa e per bene, è povera e poco influente.
L’avvocato della famiglia si è opposto all’archiviazione.
Considerato che
l’Articolo 3 della Costituzione recita che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI.”;
con la Legge 3 marzo 2009, n. 18 il Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e del relativo protocollo opzionale sottoscritta dall’Italia il 30 marzo 2007.
Chiediamo
che si faccia di tutto per individuare e processare i colpevoli di questo reato e dare giustizia a Katia;
che lo Stato con la esse maiuscola si erga a difensore della Costituzione e delle Convenzioni sui diritti delle persone con disabilità;
che la Politica con la P maiuscola tuteli Katia e con lei tutte le persone deboli e indifese.
Firmo questa Petizione perché non sono d’accordo che lo stupro e le violenze, soprattutto se commesse su persone disabili, possano rimanere impunite.
Per maggiori informazioni: Ragazza con disagi mentali violentata (ilquotidianoditalia.it)